Continua Parigi Fashion Week
Però io ho i tempi lunghi e anche divago molto: qui Bottega Veneta e Ferragamo, l'incontro-sorpresa con una collega e la leggerezza di un pomeriggio in giro per negozi
Non ci resta che aspettare Phoebe Philo, che ha finalmente annunciato per il 30 ottobre la sua collezione. Intanto, Bottega Veneta prosegue per la sua strada, che di minimale ha molto poco e che arriva a punte di abilità straordinarie. Il resee è stato lunghissimo, oltre alle spieghe delle pr (italiana per me, cinese per Dong) poi ci siamo soffermati due ore per guardare i pezzi uno per uno.
Quanta eccellenza. I materiali (quando è pelle intrecciata a volte è ammorbidita anche da inserti di tessuto), le proporzioni degli accessori, gigantissime (come la riproposta Cabat) o minime da tenere in una mano (come i portatablet) ma soprattutto la capacità visionaria di ragionare su archetipi. Umani che, perennemente in viaggio, indossano abiti in evoluzione continua, si parte dai completi cittadini (tipo trench/camicie/jeans ma che sono di pelle) e si arriva a soluzioni extra-ordinarie che traggono ispirazione da fondali marini o da quanto di più organico la terra riesca a dare: spalline-conchiglia di madreperla, pompon di raffia e la maxibag che sembra intrecciata con foglie di banano e che invece è di pelle. Per non parlare della spilla-mitilo e dell’ormai mitica borsa Sardina, presentata quest’anno con manici di porcellana, di legno e di raffia. Insomma, uno spettacolo di accessori e una sorpresa continua, anche se i vestiti sembrano sempre un po’ staccati, per forme e fattura, da una reale vita quotidiana.
Il seating è tutto e poter conoscere le persone dal vivo altrettanto. All’inizio di MFW, alla cena di nss magazine in cui hanno celebrato la digital issue dedicata ai nuovi designer (tutti presenti, da Federico Cina ai Florania ai Lessico Familiare), mi sono ritrovata seduta accanto a Giuliana Matarrese e vicino a Walter D’Aprile (che ringrazio ancora, per chi non lo sa è uno dei tre fondatori di nss magazine). Non poteva esserci situazione migliore per scambiare quattro chiacchiere con colei che nel mondo digitale mi era sempre sembrata molto dura e “tranchante”, lontana dai miei punti di vista e dal mio modo di pormi. La location e l’atmosfera erano accoglienti, i due lunghi tavoli ben apparecchiati, la luce giusta e gli invitati altrettanto: abbiamo avuto modo di presentarci e conoscerci reciprocamente nel contesto migliore e non era mai accaduto fino ad allora, pur sapendo reciprocamente cosa facessimo e chi fossimo. Che serata deliziosa! La giornalista, che insieme a Andrea Batilla si è fatta notare in pandemia per le sue riflessioni sulla moda e che ora è un riferimento digitale per le nuove generazioni appassionate del fashion (che notoriamente, più che leggere giornali leggono Instagram e TikTok) è stata molto affabile e anche… dolce. Ora la seguo con piacere su Instagram: se qualcuno ancora non lo fa, è il momento di iniziare
Ferragamo: Maximilian Davis ha definitivamente trovato la sua strada. Nato a Manchester nel 1995 da padre giamaicano e mamma di Trinidad, nell’ultima collezione p/e 2024 ha dichiarato di ritrovare nella rilassata eleganza italiana un’affinità con lo spirito caraibico delle sue origini. E lui con il tailoring, con l’abilità sartoriale tipicamente italiane sembra andare a nozze, perché riesce a conferire una leggerezza e una freschezza che solo un giovane della sua età potrebbe dare a un certo tipo di capi. Lo si vede nelle giacche con maniche tagliate, ad esempio, nell’utilizzo della pelle o nei morbidi drappeggi degli abiti in jersey di viscosa. La collezione mi è sembrata matura e completa.
Vivendo e studiando a Londra, il debutto di Davis con il marchio eponimo è stato lì, e gli ha fruttato nel 2022 non solo un posizionamento tra i finalisti del LVMH Prize, ma anche l’attenzione di grandi star pop come Rihanna e Dua Lipa, mettendolo di fatto al centro dell’attenzione anche delle generazioni più giovani attentissime al mondo delle celebrities, che allo show di Ferragamo non sono mai mancate, ma questa volta meno che mai.
I ruoli nella comunicazione sono sempre più in evoluzione, i direttori della comunicazione tendono a trasformarsi in Chief Marketing Officer, un ruolo che comprende anche lo sguardo verso il prodotto. Per far chiarezza sui movimenti degli ultimi tempi e capire le nuove esigenze delle aziende ora, vi invito a leggere qui Chiara Bottoni, in un articolo per MF Milano Finanza.
Per finire, sabato ho fatto shopping, era tanto che non accadeva di passeggiare per Montenapoleone durante il week end. Il video su TikTok esce oggi, nel pomeriggio. Da Vuitton (come quasi sempre) sembrava di essere in un supermercato, da Chanel c’era una lunga fila fuori, e anche da Prada al primo piano c’era fermento. Tanti i clienti messi comodi sulle poltrone, significa che stanno scegliendo tanto, tra una chiacchiera e un bicchiere di qualcosa. La cultura del customer care è affascinante, la capacità degli addetti nei negozi di coccolare, ispirare e suscitare desiderio nei clienti conversando amabilmente ma anche sapendo narrare la collezione in un certo modo mi intriga moltissimo. Ho avuto la sensazione che la moda godesse di ottima salute ma purtroppo non più grazie al portafoglio di persone come me. I prezzi sono altissimi ed è evidente che ci sia stato uno spostamento di target nel mercato delle griffe, ormai riferite solo ad alto spendenti (tantissimi sono stranieri). Quella che un tempo era la fascia media o medio/alta italiana appassionata di moda (a cui sento di appartenere) si deve accontentare, comprando meno e con più fatica.
Segnate in Calendar. Lunedì 16 ottobre, sarò LIVE con Michele Venturini, docente/storico del costume, per una nuova puntata di La Leti e il Professore, come l’altra volta sarà un appuntamento speciale in cui si parlerà di moda a modo suo (come mi dice sempre, è tutta questione di linee, forme e materia).
Per finire. L’ultima puntata di Moda in China dell’amica collega Federica Caiazzo è interessante. Infarcita di dati e statistiche, analizza la situazione di Gucci e prova a tracciare 4 previsioni sulle possibilità di vendita in territorio cinese del nuovo corso iniziato da Sabato De Sarno. Vale anche per lei: se ancora non la seguite cliccate qui e cominciate a farlo.
A lunedì prossimo!
Grazie, Letizia! ❤️