La moda, le icone
Non ci sono tecnici specializzati, c'è sempre qualcuno che vuol fare il modello e la Haute Couture, signori miei, non è più quella di un tempo
Sono di fronte all’evidenza: nonostante le tante scuole di moda esistenti (e come sapete, insegno in vari istituti milanesi) ci sono comparti tecnici del fashion system che soffrono della mancanza di nuove leve. Cioè: le scuole su territorio nazionale sfornano 2.000 tecnici e operai specializzati all’anno, a fronte di una richiesta che arriverebbe a 9.000. E questi numeri non tengono conto dei meccatronici e dei Chimici, di cui c’è sempre un gran bisogno. Probabile che tanti non vogliano fare i tecnici specializzati e vogliano diventare stylist o designers, ma forse ci sono molti che non hanno idea che ci siano questi mestieri così ricercati (e ben pagati).
L’ho letto su Pambiancodaily ( ti è sfuggito? Leggilo QUI ) e ho voluto saperne di più. Ho contattato direttamente gli uffici stampa di Milano Unica (che ha ospitato la conferenza stampa di Confindustria Moda da cui sono state tratte queste notizie) e del Comitato Education di Confindustria Moda per avere informazioni più specifiche.
I problemi di questo fabbisogno non soddisfatto sono due: il primo, nel breve periodo, riguarda la difficoltà delle aziende di trovare nel mercato le competenze che cercano. Il secondo, nel medio-lungo periodo, visualizza l’impossibilità di sostituire adeguatamente i professionisti che andranno in pensione e, di conseguenza, essere pronti per le nuove sfide che la digitalizzazione e l’impegno verso la sostenibilità richiedono.
La conferenza tenuta da Confindustria Moda ha illustrato anche le strategie per ovviare al problema. Sono proposte volte a supportare le aziende nelle attività di recruiting e guidare gli studenti e famiglie nel percorso di studi superiore che vede a gennaio 2024 l’iscrizione per l’anno scolastico 2024/25. Spero di essere utile a chi non ha ancora deciso che percorso di studi superiori fare, oppure a qualche imprenditore (come ho letto nei commenti del mio video) che subisce questo stato di carenza di organico: è per voi che ho approfondito l’argomento.
I progetti in pista di Confindustria Moda sono 5, i primi 3 sono particolarmente strategici:
Train for Digital Qui c’è 1 milione di euro in ballo, ottenuti in seguito all’assegnazione di un bando. L’iniziativa nazionale vede in pole position la Fondazione ITS MITA- Made in Italy Tuscany Academy e permetterà di finanziare un progetto di formazione rivolto ai NEET (ragazzi tra i 15 e i 34 anni che non studiano, non lavorano e non cercano un’occupazione) affinché acquisiscano nuove competenze digitali utili all’inserimento nel mondo del lavoro. Le Academy, svolte in collaborazione con le aziende al fine di rispondere in maniera mirata alle specifiche necessità, saranno supportate da Confindustria Moda e dallo IED, che si occuperà della formazione in ambito retail e visual digitale. Clicca QUI per saperne di più.
Fashion Talent Days , ormai alla terza edizione, è un evento digitale organizzato con Umana, Agenzia per il lavoro autorizzata dal Ministero del Lavoro. Nel corso di tre giornate (13, 14 e 15 novembre 2023) aperte al pubblico, i giovani diplomati e i neolaureati hanno l’opportunità di presentarsi alle aziende, e le società di tutti i comparti del Sistema Moda, a loro volta, raccontano sé stesse e le loro necessità in termine di acquisizione di risorse umane. Uno strumento utile per mettere in contatto domanda e offerta. Per le aziende, le iscrizioni apriranno in questi giorni.
Notti della Moda: non tutti sanno esattamente cosa sono gli ITS, Istituti Tecnici Superiori. Io stessa non ne avevo idea, e solo dopo esser stata in visita a ITS Machina Lonati di Brescia (confrontandomi anche direttamente con alcuni studenti) mi sono resa conto dell’eccellenza formativa a livello tecnico che queste scuole offrono. Confindustria Moda vuole far conoscere meglio il valore di tutti gli ITS del settore Tessile, Moda e Accessorio. In collaborazione con Rete TAM, rete nazionale degli istituti dei settori tessile, abbigliamento e moda, verranno organizzate a ottobre aperture speciali e fuori orario di lezione degli oltre 100 Istituti aderenti alla rete, mostrando alla cittadinanza le collezioni create dagli studenti degli istituti. Sono oltre 40 le città coinvolte, per la lista degli Istituti clicca QUI.
Expo Training All’inaugurazione della fiera Expo Training, il 7 e 8 novembre 2023, ci sarà una sfilata organizzata con 3 istituti tecnici d’eccellenza (il Ruzza di Padova, il Carcano di Como e il liceo artistico Carlo Anti di Villafranca di Verona).
PMI DAY una giornata, il 17 novembre, dedicata alla cultura d’impresa. Gli studenti di terza media, a cui è dedicata la giornata, andranno in visita alle aziende, avvicinandosi a quella che è la cultura del fare impresa e le sue necessità.
Non è una giustificazione, ma letteralmente non ho avuto tempo di fare un video sull’ Haute Couture, però qualcosa da dire ce l’ ho. Armani mi ha sorpreso con il suo rosso fiamma e le sue rose carnali, una collezione molto presente e “forte”, Julien Dossena con JP Gaultier e Daniel Roseberry da Schiaparelli hanno dato due prove di maestria (quest’ultimo è veramente bravissimo, l’ho sempre tenuto d’occhio, ne avevo parlato in questo video del 2022).
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Enable 3rd party cookies or use another browserRiguardando il video sorrido di me stessa: mi sembra preistoria digitale. In un anno e pochi mesi come è cambiata la piattaforma e anche il mio modo di fare video, è tutto più fluido e meno accademico … andiamo avanti. Pierpaolo Piccioli mi ha incantato con i pantaloni ricamati di microperline che sembrano jeans (ci sono voluti 4 settimane di lavoro a mano per realizzarli), emblematici del suo pensiero sulla Haute Couture e sulla contemporaneità. Lo studio sulla semplicità intesa come complessità risolta (la frase è dell’artista Brancusi, ma è stata riportata anche da Pierpaolo Piccioli) è affascinante e contemporaneo, e in questi anni il designer sta davvero dimostrando uno sguardo speciale sullo spirito del nostro tempo.
Mi sono innamorata di Cardi B in tailleur mentre andava agli show, però proprio vedendo lei mi sono detta anche io (come Re Giorgio): la couture non è più quella di una volta. Quando poi Balenciaga ha pubblicato sul sito qualche pezzo couture con relativi prezzi, beh, mi son cadute le braccia, sotto il prezzo dichiarato c’è anche un buttom da cliccare per richiedere appuntamento in atelier.
Ma come? Telefoni bianchi e signorine habillées che rispondevano alle chiamate con tono basso e discreto per non far trapelare info indiscrete sulla cliente…. Ecco, questa era la mia idea di alta moda. ...sì, un po’ romanzata, ma mi piaceva pensarla così. Definitivamente è caduto quell’alone di mistero, che evocava classe, eleganza, stile e che per me ha sempre definito la Haute Couture. Il mistero in verità era già stato minato in pandemia, quando la Couture Week è entrata nel calderone degli eventi spalmati in diretta su ogni media, e non sono sicura che tutti coloro che guardano questi show si rendano ben conto della differenza tra le Fashion Week e la Couture Week: mi sbaglio? Ormai sono una via l’altra, finita la settimana uomo di Parigi inizia la Couture, che risulta sempre più accessibile, così come il prêt-à-porter è sempre più lussuoso e costoso. Cardi B e Pharrel Williams ci guardano e no, signora mia, la Haute Couture (e la sua clientela) non è più quella di un tempo.
Che dispiacere, Jane Birkin non c’è più. Su TikTok la borsa di Hermès e il suo culto spopolano, è un’icona/musa che ha superato le decadi. Non l’ho mai conosciuta personalmente, però grazie alla superstylist Annie Lerner, nel 2013 l’avevamo scattata per D la Repubblica. Le immagini erano state realizzate dalla figlia fotografa, Kate Barry e a quei tempi Jane aveva 65 anni: guardate che meraviglia, chapeau!
Per finire un breve recap su “come si fa a diventare un modello”. Nei miei DM c’è stato un revamp di questa domanda. In breve: confermo ancora una volta che le agenzie serie di modelle non chiedono soldi, se credono in qualcuno investono loro, mettendo il talent nelle condizioni di realizzare un portfolio adeguato. Dopodiché, ragazzi, il talento e tantomeno la bellezza, da soli non bastano mai: ci vuole intraprendenza. Non impigritevi mentalmente scrivendomi e sapendo che vi risponderò: c’è invece Google da usare come motore di ricerca.
Spero di esservi d’aiuto aggiungendo una lista (incompleta) di agenzie per modelli su Milano, tutte presenti su Instagram, dove troverete i contatti.
1) Elite Model Milano
2)Fashion Model management
3)WhyNot Models
4)Brave Model Management
5)NextModels Milan
6)Sophie Models
7)WonderWall agency
8)IMG Models Worldwide
Scrivete una mail di presentazione breve e corretta che contenga le vostre misure (età, altezza, peso, numero di scarpe) allegando 3-4 immagini di corpo e di viso tipo Polaroid: devono essere semplici, visi senza trucco e con vestiti neutri, jeans e T-shirt per intenderci. Foto a figura intera e di viso, entrambe sia frontali che di profilo. Non atteggiatevi, siate naturali. That’s all.
Grazie di aver letto fin qui, a lunedì prossimo!